Per poter lavorare da subito e preparare gustosi cocktails, quello che occorre è una buona attrezzatura. Basilare per la preparazione dei cocktail è l’uso dello shaker e del mixing-glass. Vediamo come funzionano. È molto semplice ricordarsi l’uso dello shaker e l’uso del mixing-glass. Lo shaker viene utilizzato per i cocktails più “densi” (composti, per esempio, da sciroppi, succhi, ingredienti comunque più difficili da amalgamare) e quindi che necessitano di essere “sbattuti” in modo energico. Esistono due varianti dello shaker: quello “americano”, chiamato semplicemente Boston e formato da due pezzi, un bicchiere in vetro e uno in acciaio; e quello “continentale”, formato da 3 pezzi: tappo, filtro e bicchiere in acciaio Il mixing-glass invece è formato da un solo pezzo, in vetro e viene adoperato per miscele più liquide e facilmente amalgamabili.
Ecco alcune norme da tenere a mente quando si usano questi due strumenti
-lo shaker deve essere agitato in maniera decisa per almeno 5 secondi
-lo shaker non va riempito più di quattro quinti per ottenere una miscelazione conveniente
-i vari ingredienti vanno versati nello shaker in quest’ordine: ghiaccio, zucchero, uova, latte, alcolici, succhi
-i cocktail chiari preparati con alcolici non liquorosi (esempio il vermouth dry) non vanno preparati con lo shaker
-bicchieri e ghiaccio debbono essere perfettamente puliti e inodori, motivo per cui può essere utile una macchina del ghiaccio.
-il contenuto dello shaker o del mixing-glass va versato nei bicchieri allineati riempiendoli prima tutti per metà e poi ricominciando dal primo per ottenere eguale distribuzione degli ingredienti per tutti gli ospiti, siano essi 2, 4 o più
-nei cocktails decorati (bucce d’arance o di limone, ciliege, o altro) bisogna curare molto la presentazione perché salta subito agli occhi e deve soddisfare l’ospite
-Champagne, spumanti o acqua soda non vanno mai introdotti nello shaker, ma versati direttamente nei bicchieri, sempre dopo gli altri eventuali ingredienti.
Oltre ai citati shaker e mixing-glass abbiamo altre attrezzature di “supporto”.
Bottiglia contagocce: è necessaria per dosare alcuni bitter, curacao, essenze e salse.
Boston: come accennavamo, è formato da due pezzi, uno in acciaio e l’altro in vetro che si incastrano uno nell’altro. Serve per agitare miscele con ingredienti densi (proprio come lo shaker “continentale”). Dopo la miscelazione, si apre e il contenuto resta solo nella parte in acciaio; si filtra con un passino (strainer). Il Boston è uno shaker a tutti gli effetti e viene anche chiamato “shaker americano”.
Cannucce: sono molto utilizzate, specialmente per i long drink. Per i bicchieri bassi sono adatte quelle corte.
Cavatappi: per l’apertura delle bottiglie. Meglio averne di diversi tipi, quello utilizzato dai sommelier è il migliore, soprattutto se siamo davanti a bottiglie con tappo a sughero. Esistono anche modelli più semplici (quelli idonei per i tappi a corona).
Coltellino: utilizzato principalmente per pulire la frutta e togliere la scorza degli agrumi. Si può utilizzare anche uno spelucchino.
Cucchiai: per miscelare alcuni cocktail generalmente si usa un cucchiaio a manico lungo. Il cucchiaino da caffè si utilizza per misurare la quantità di alcuni ingredienti.
Frullatore (blender): per frullare la frutta e miscelare alcuni ingredienti particolarmente densi. Può essere utilizzato anche per alcuni cocktail, come il Frozen Daiquiri e il Banana Daiquiri Frozen.
Frullino: è una lunga asticciola che termina con una paletta adatta per miscelare alcuni tipi di cocktail.
Grattugia : per grattugiare le scorze d’arancia, limone o noce moscata.
Lime squeezer: per spremere i lime tagliati a metà. Difficilmente reperibile nei negozi, si trova facilmente su Internet, in particolare su Ebay.it. Esiste anche una variante “messicana”. Macinino : per macinare pepe, cannella o altre spezie.
Mixing-glass : Recipiente in vetro tronco-conico in cui si realizzano alcune miscele. Il mixing-glass si usa per cocktail con ingredienti facilmente amalgamabili.
Passino: detto anche strainer. E’ una specie di paletta – in acciaio inossidabile o argento – che ha intorno una spirale per evitare che i cubetti di ghiaccio o pezzi di frutta cadano nel bicchiere.
Pinze: servono per prelevare i cubetti di ghiaccio.
Secchiello da ghiaccio: per raffreddare le bottiglie.
Sifone da seltz: per ottenere acqua con molta anidride carbonica.
Spremiagrumi : per ottenere il succo da limoni o arance.
Stopper: si tratta di una specie di tappo, ovvero di sistema di chiusura in metallo, che permette di richiudere ermeticamente le bottiglie di spumante o champagne senza dissipare il contenuto di anidride carbonica.
Tritaghiaccio: apparecchio elettrico o manuale che serve per ottenere ghiaccio tritato.
Con questi strumenti è possibile iniziare a lavorare.