I frutti di bosco sono un alimento molto saporito e profumato, ricchissimo di vitamine, minerali e preziosi antiossidanti, piacciono praticamente a tutti e fanno bene alla salute. Stiamo parlando di fragoline di bosco, uva spina, ribes, sambuco, mirtilli, more e lamponi: veri e propri doni della natura che crescono in modo spontaneo in alcune zone del nostro paese ma che sono anche coltivati, e grazie alle più moderne tecnologie di conservazione possono essere consumati praticamente in qualsiasi momento dell’anno.
Oltre che essere buoni e saporiti, i frutti di bosco sono anche molto ricchi di sostanze salutari e preziose per la nostra salute. Il loro apporto calorico è molto ridotto, in quanto pochi sono anche gli zuccheri che contengono, per questo il loro gusto è leggermente acidulo. Ricchi anche di fibre, di sali minerali e di vitamine, in particolar modo la C, sono anche una vera e propria miniera di sostanze antiossidanti. Riguardo al loro apporto calorico, solitamente i frutti di bosco ne contengono circa 25 per 100 grammi nel caso di quello più ipocalorico, ossia il mirtillo, fino alle 34 del lampone.
La maggior parte del frutto è costituita da acqua, i grassi e le proteine sono praticamente assenti. Gli zuccheri sono presenti in quantità che vanno dai 5 grammi del mirtillo ai 6.6 grammi del ribes per 100 grammi. I lamponi sono i frutti di bosco che presentano un maggiore apporto di fibre.Le quantità di calcio, potassio, fosforo e altri sali minerali sono elevate, e i frutti di bosco apportano anche buoni quantitativi di vitamina C, in quantità che variano dai 15 mg dei mirtilli fino ai 300 mg dei ribes, ogni 100 grammi.
Se ci si reca in un supermercato o in un negozio di alimentari si può rimanere sorpresi dal prezzo non certo contenuto al quale questi frutti vengono venduti, e la cosa lascia ancora più sorpresi se si pensa che si tratta di frutti tendenzialmente umili, che crescono in luoghi marginali, ad esempio sul bordo dei campi, in collina e in montagna. Una volta questi frutti erano consumati solo localmente e nella stagione della raccolta, in quanto l’unico modo di procurarseli era raccoglierli manualmente.
Oggi anche i negozi della grande distribuzione presentano una vasta scelta di frutti di bosco, il cui prezzo elevatissimo è giustificato dal fatto che, nella maggior parte dei casi, vengono raccolti a mano, oppure provengono da aziende coltivatrici di dimensioni ridotti, caratterizzate da una produttività limitata e dalla necessità di rientrare nei costi di gestione. Ai tempi disdegnati dalle face più alte della popolazione e consumati prevalentemente dalle persone comuni, oggi la tendenza riguardo al consumo di frutti di bosco si è rovesciata tanto da renderli un alimento molto richiesto.
Purtroppo, non tutti si possono recare in collina o in campagna a raccogliere i frutti di bosco nel momento della maturazione, ossia nei mesi estivi, e questo ci porta a doverli acquistare confezionati e anche surgelati: purtroppo questi prodotti non possono presentare lo stesso sapore, lo stesso profumo dei frutti di bosco appena raccolti… ma questo è uno dei tanti compromessi che la vita moderna ci impone di accettare.
Spesso inoltre, la stragrande maggioranza dei frutti di bosco che vengono commercializzati in Italia sono di provenienza straniera, in quanto la coltivazione di questo tipo di frutto è un settore che nel nostro sistema agricolo occupa una posizione marginale che utilizza ancora di metodi di raccolta manuali (principalmente in Trentino Alto Adige, Umbria ed Emilia Romagna), mentre in paesi come l’Olanda, la Germania e la Polonia vengono utilizzate tecniche di raccolta meccaniche che, per la loro rapidità, consentono di ridurre il costo del prodotto finale.
In natura, i frutti di bosco maturano in un periodo che, in base alla zona climatica, si estende all’incirca da maggio ad ottobre; ovviamente i frutti di bosco raccolti in natura sono da preferire a quelli confezionati in quanto non vengono trattati con alcun prodotto fitosanitario.