Nonostante fare un nodo alla cravatta non sia così complicato, per alcuni uomini questa azione risulta più difficile di quanto sembri. E allora perché continuare a chiedere alla propria moglie/fidanzata di annodare la cravatta (rischiando di trovarsi un cappio intorno al collo) quando con poche mosse si può imparare a risolvere questo “Nodo di Gordio”?
La cravatta ha origine dal foulard che i soldati francesi di Luigi XIII indossavano al collo per coprirsi dal freddo. Tuttora ha grande importanza, così come i diversi nodi con cui portarla esprimono la personalità di chi la indossa.
Il nodo semplice è il più classico e popolare, poiché si adatta a tutti i tipi di cravatta e di colletto. Per prima cosa bisogna sollevare il collo della camicia e posizionare la cravatta, quindi incrociare la gamba sopra la gambetta, per poi farla passare sotto di essa e di nuovo riportarla sopra la gambetta. Allora si deve mettere l’indice nel nodo e far scorrere la gamba sotto la cravatta, verso l’alto, tirare e stringere l’anello. Questo tipo di nodo è adatto agli uomini medio-alti.
Il nodo doppio è adatto agli uomini meno alti, utilizzabile con tutte le camicie e con tutte le cravatte, ma non con quelle molto spesse. La procedura è simile a quella del nodo semplice, eccetto il fatto che la gamba deve ruotare due volte intorno alla gambetta prima di passare nell’anello.
Il nodo Windsor, è un nodo molto elegante, da utilizzare nelle occasioni importanti, ma talvolta più complicato da fare. E’ adatto con le camicie dai colletti alti. Bisogna prima di tutto passare la gamba sopra la gambetta, girare la sua estremità sotto di essa e farla uscire da davanti.
In seguito passare di nuovo la gamba sotto la parte più stretta e farla uscire da sinistra, per poi riportarla verso destra e alzarla tirando attraverso il nodo. Ora rifarla passare dentro il nodo, e stringere per sistemarlo.